Domenica, 02 Settembre 2012 12:00

Sfruculiare

Super potere siculo posseduto il più delle volte da parenti e amici che non si fanno mai una carrettata di fattacci loro e che consiste nell’utilizzare strumento appuntito nei confronti di terzi malcapitati con l’unico scopo di produrre irritazione fisica nel caso in cui tale strumento è tangibile (oggetto oblungo a punta), psicologica se tale attrezzo è incorporeo (favella prodotta da lingua biforcuta). In tutti e due i casi l’effetto è quello di erodere lentamente le proprie parti intime. Unico contropotere che può annullarlo è “Tagghiatina di facci” nel primo caso e “T’agghiacciavu” nel secondo.

Tale espressione viene usata in genere nei confronti di individuo che ti ha recato offesa con le sue azioni o parole paragonandolo ad animale viscido e strisciante (e quindi provocante già di per sé repulsione) facente parte della famiglia dei gasteropodi e possessore di notevoli corna in proporzione alla sua massa. Il riferimento alla peculiarità di codesto animale innesta intenzionalmente il dubbio sulla fedeltà del compagno/compagna di vita dell’individuo in questione.

Lunedì, 23 Luglio 2012 16:19

Si bonu sulu ppi spaddari shampoo

"Si bonu sulu ppi spaddari shampoo" (dell'utente Lu Lù): Dicasi di individuo, sia di sesso maschile che femminile, il cui cervello, ottenebrato dotato di capacitá logico-deduttive-emotive-pratiche pari a quelle di una negghia, lo rende inadatto a formulare pensieri e parole di significato complesso, e a svolgere i compiti più semplici. A questo scopo, la sua incapacità pratica e intellettiva è compensata dal fatto che la testa, del soggetto incapace, si presta a essere impiegata come superficie su cui frizionare abbondantemente quantità industriali di shampoo, rendendo il soggetto potenzialmente utile come manichino da shampoo in una scuola per parrucchieri.

Domenica, 23 Novembre 2014 10:57

Si chiù duru da calia

Rivolto a individuo il cui cervello, a causa del suo scarso uso, si pietrifica esternamente formando una patina dura e resistente simile alla “scorcia” (buccia) della frutta secca (ceci, pistacchi). A causa di tale evento fisico, le idee di tale individuo rimangono imprigionate dentro tale involucro e non riescono ad uscire per cui tutto ciò che viene espresso dal suo orifizio appare al mondo esterno come stupido e insensato.

 

 

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