Di sgarrubbo
Parola composta da due termini: sgarbo e rubare che consiste nel compiere intenzionalmente una azione occulta e il più delle volte punibile penalmente, il cui esito positivo provoca un incommensurabile appagamento fisico e psicologico. Tale soddisfazione può incontrare ostacoli se l’individuo viene “incocciato” in flagrante.
E chi è, pi tastalla?
Espressione di galateo siculo nei confronti di cameriere che porge porzione di pasta di dimensioni non sicule (cioe' che non riempiono una guantiera) porgendogli quindi lecita domanda se ciò significa che si sta servendo ancora l'antipasto. Dopo aver ingoiato la minuscola porzione con agile forchettata, se il siculo è soddisfatto della cottura e del gusto, può anche esortarli a servire la prima portata dando l'indicazione allo chef "a pò scinniri!"
E chi semu nne tropici?
Manifestazione di disappunto nei confronto di “meteo a minchia” siculo che alterna momenti di “sdilluvi” a “suli chi spacca i balati”, insinuando il dubbio nel trinacriota di essere stati appena teletrasportati in zone torride durante il clima monsonico.
E uora na mi....u
Alcuni lo dicono, perché anche se volgare, è molto liberatorio, molti, anche se non lo dicono, lo pensano, tutti, anche se non lo pensano in questi termini, il risultato è lo stesso:
Reazione a informazione superflua che non apporta alcun accrescimento della nostra conoscenza e produce un tale disinteresse che spinge per compensazione a dedicarsi a forme di intrattenimento che portano autopiacere fisico.
