Espressione vocale la cui intensità evocativa ha la capacità di creare una perturbazione nell'animo del siculo a cui è rivolta. Il cervello trinacriota, colpito da tale potente ossimoro, invia stimoli contradditori verso i muscoli che, destabilizzati dall’indecisione se rimanere immobili o meno, entrano nel panico e, “pì na manu”, reagiscono autoimprimendosi un moto oscillatorio sul posto.