SiculoPedia
Pari Sciupata
Espressione istintiva che parte da orifizio di mamma alla vista della propria prole ormai emancipata (cioè che è andata a vivere da sola) trascorso un certo periodo di tempo dalla loro ultima visita (che possono essere due giorni, una settimana o un mese, oltre queste scadenze il sopracitato parentado viene disconosciuto).
Tale affermazione ha lo scopo di sottintendere che durante la lontananza non si ha avuto una alimentazione adeguata anche se in realtà la propria progenie è ingrassata di 10 kg. Questa visione distorta della realtà è causata da un danno alla retina che avviene proprio nel momento in cui la propria figliolanza lascia la casa natìa per cui nella mente dei genitori si imprime l’immagine perenne del proprio figlio/a in versione anoressica.
Caldo a minchia
Fenomeno termico, non spiegabile nei mesi autunnali, che determina un surriscaldamento dell'asfalto cittadino tale da fare sciogliere le gomme di una lapa di media misura . La suddetta caloria comporta una fuoriuscita di totucci incanottierati e ciabattati e di donne con leggere vestine a fiori che si "sciosciano" con il ventaglio.
Esenti e imperturbati da tale fenomeno atmosferico i "fashion addicted", che , poichè a Milano è già stata presentata la nuova collezione autunno/inverno, sfoggiano giubbini in piuma d'oca e stivali girocollo.
Chi ti facissi acitu
Formula orale magica che ha la funzione di trasformare in succhi gastrici gli alimenti ingeriti, passati e futuri, di individuo perturbatore dell’altrui serenità in modo da provocargli bruciori di stomaco come se si fosse trangugiato acido muriatico piuttosto che il proprio agognato pasto.
Itivinni a villa!
Suggerimento velato rivolto a coppietta intenta a mettere in atto pubblicamente tutto ciò che è necessario per la procreazione, invitandola a dedicarsi a tali piacevoli (per loro) attività in luogo recintato e circondato da alberi e cespugli che possano garantire loro migliore intimità.
Si nuddu miscatu cu nnenti
Formula orale di annientamento dell’individuo a cui è rivolto avente come scopo quello di trasformarlo in uno “zero assoluto”, che, come nella termodinamica indica la cessazione di qualsiasi attività molecolare, nella realtà sicula indica la cessazione di qualsiasi giustificazione della sua esistenza nel mondo.
Allafannato
Stato fisiologico causato dalla necessità sicula di apporti ipercalorici ogni due ore, che induce il siculo ad introdurre nel proprio orifizio ogni sorta di alimenti senza la masticazione e utilizzando tutti gli strumenti organici a propria disposizione. Tale stato assume massima intensità in occasione di banchetti matrimoniali o sagre con assaggi aggratis facendo spuntare quattro o cinque mani dal proprio corpo in modo tale da far assumere al siculo le sembianze della Dea Kalì o di un purpu.
Canazza
Stato psicofisico che colpisce improvvisamente un individuo siculo proprio nel momento in cui si dovrebbe occupare di innumerevoli incombenze. In tale stato il suo cervello viene improvvisamente inghiottito da un enorme buco nero che gli risucchia tutte le idee, le forze e la volontà per portarli a termine, trasformandolo in un baccello che ondeggia grazie solo alla forza del vento.
Acchianari i mura lisce
In situazioni di necessità e pericolo, il siculo si autoconvince di possedere la capacità di trasformarsi in un novello Spiderman, senza bisogno dell’utilizzo di materiale aracnideo radioattivo, per riuscire ad arrampicarsi in tipiche strutture edilizie verticali al fine di raggiungere l’obiettivo prestabilito. Purtroppo l’esito di tale impresa non sempre è positivo.
Per esempio, cercare di superare il traffico a maglia urbano trasformando i marciapiedi in una terza corsia preferenziale per poi dover rientrare causa fruttivendolo abusivo che occlude la viabilità alternativa.
Cantari senza vastunati
Individuo pavido che elargisce segreti, in particolare quelli altrui, anche senza tortura. Gli basta solo una esigua minaccia di essere percossi con un fuscello (“scippari lignati”) per riuscire a cantare meglio di Gigliola Cinquetti.
Fari abbìli
Processo chimico/fisiologico che avviene all’interno dell’organismo siculo, causato da agente esterno perturbatore, persona o situazione, e che induce il fegato trinacriota a secernere una quantità eccessiva di liquido giallo/verdastro. Tale processo procura forti bruciori di stomaco e fa assumere all’epidermide facciale un colorito della medesima tinta e intensità del fluido prodotto.
Per esempio: Se viene servito al siculo una birra non adeguatamente “atturrunata” (ghiacciata).