L'Arrustuta
Cerimonia religiosa sicula i cui patroni sono rappresentati dalla triade: Sasizza, Cainne i crastu e i Stigghiuola. Essi vengono lodati e osannati sopra una fonte calda e luminosa detta: U Luciu. Al termine della celebrazione, vengono offerti come oboli i cacuoccioli che devono essere obbligatoriamente ingeriti dagli astanti anche al costo di sacrificare un organo interno per farli entrare dentro i loro stomaci.
Tale liturgia viene perpetrata nelle campagne e nei villini siculi nei seguenti giorni: 25 aprile, 1 maggio, pasquetta, ferragosto ed in tutte le giornate non feriali in cui “u sulu spacca i petri”. A volte, i più fedeli e praticanti svolgono il rito dell'arrustuta anche in caso di maltempo, scegliendo come location il proprio terrazzino o il balcone di casa provocando sommo gaudio e tripudio alla vicina di casa che ha appena fatto la stinnuta.
L'erba tinta 'un mòri mai
Principio esistenziale siculo secondo il quale, in un insieme sistemico di creature trinacriote, gli individui perturbatori del quieto vivere altrui (i tinti), attecchiscono meglio degli altri anche a territori aridi e incolti (essendo anche loro aridi e incolti) rendendo inutile qualsiasi azione di estirpazione (perché se provi a “cafuddarli”, loro “ti nni rannu chiù assai”). Per la loro capacità di resistere alle avversità (costituendo loro stessi un’avversità), riuscirebbero a sopravvivere anche ad una apocalisse nucleare insieme agli “scravagghi” (scarafaggi).
La Pocalisse Sicula
La Pocalisse 21/12/12
PROGRAMMA:
Ore 09.00: Sveglia del popolo siculo in ogni quartiere di ogni città e comune della Sicilia alle urla dello sfincionaro, del panellaro, dello stigghiolaro, del meusaro, che sono sempre presenti in occasione dei grandi eventi e rappresentano il corpo diplomatico siculo.
Ore 10.01: (Quannu ì uora ri manciari i siculi si trasformano tutti in Flash e si materializzano davanti al banco di rosticceria): colazione a base di caffè, sfincione, arancine, schiacciatine, iris con carne e alla ricotta, calzoni fritti e tutto il repertorio della rosticceria siciliana.
Ore 10.30: Arrivo dei parenti siculi emigrati da tutto il mondo che hanno deciso di trascorrere la fine del mondo con i propri familiari. E' previsto mezz’ora circa di baci e abbracci.
Ore 11.00: Arrivo dei Maya, degli extraterrestri e degli angeli dell'Apocalisse.
Ore 11.10: Giro turistico per le vie della città visitando tutti i luoghi tipici "unni c'è ri manciari". Durante il tour è prevista la seconda colazione in onore degli “stranieri” a base di caffè sfincione, arancine, schiacciatine, iris con carne e alla ricotta, calzoni fritti e tutto il repertorio della rosticceria siciliana.
Ore 12.00: Inno con alzata della bandiera della Trinacria a suon di “ciuri ciuri ciuriti tuttu l’annu”. I bambini suonano il tamburello con i sonagli e viene improvvisata una contradanza coinvolgendo anche gli ospiti.
Ore 13.00: Tavolata imbandita in ogni piazza dove sono previste circa 20 portate.
Ore: 13:30: cibo
Ore 14.00: cibo
Ore 14.30: Si prende fiato.
Ore 14.31: cibo
Ore 15.00: cibo
Ore 15.30: Siesta
Ore 17.00: Mentre si arrustuno i cacuoccioli, svolgimento di partitona di calcio schietti e maritati contro i Maya e gli extraterrestri. I 4 angeli dell'Apocalisse fanno da guardia linee.
Ore 17.05: Fine partita per mancanza di forze e fiato.
Ore 17.15: Mangiata di cacciuoli con olio sale e pepe.
Ore 17.30: Torneo di biliardino, partecipano anche tutti i santi invocati dai partecipanti durante la partita così gli angeli dell'Apocalisse non si sentono più emarginati.
Ore 18.30: Merenda a base di cannoli e cassatelle.
Ore 19.30: Mentre gli anziani siculi e i Maya si organizzano tornei di briscola in cinque accompagnati da bicchierin di amaro Tutone e Limoncello fatto in casa (in cui c'è il 99% di alcool e l'1% di aroma di limone), i giovani siculi insieme agli extraterrestri si riuniscono nei locali per la apericena con buffet. Gli angeli dell'Apocalisse osservano la preparazione dei fuochi d'artificio.
Ore 21.30: fuochi d’artificio con masculiata finale mentre si schitticchia con calia e simenza. Si è pregati di portarsi sedia da casa.
Ore 22.30: Pausa arancina
Ore 23.00: Spaghettata agghio ogghio e peperoncino
Ore 23.45: Cornetti appena sfornati
Ore 24.00: Fine del mondo o comunque strage dei fegati dei siculi, dei Maya, degli extraterrestri e dei quattro Angeli dell'Apocalisse che iniziano a far piovere citrosodina.
La stracchiola
Individuo di genere femminile che si annuncia, ancor prima di apparire, con un tono di voce ultrasonico e dialettico che fa arenare le balene in Islanda. Tale modulazione vocale ha la funzione di rendere partecipi tutti i vicini e i passanti della sua presenza nel mondo. La stracchiola è un’Icona delle borgate nel senso che si mostra sempre tipo santino a mezzobusto incorniciata dagli infissi delle finestre da cui elargisce le sue massime. Sempre in vestaglia e bigodini e malamente truccata tale mise allude ad una preparazione all’uscita di cui nessuno ha mai visto il risultato finale.
