Espressione dall’origine arcana (forse dal latino “nec hic nec hoc”, forse di provenienza aliena) che esprime dubbi sull’attinenza della risposta ad un quesito posto. La risposta inopportuna suscita una reazione a livello neurologico mettendo in moto il cervello alla ricerca di una connessione con la domanda. Non trovandola, i poveri neurotrasmettitori siculi impazziscono e subiscono una crisi di identità (ho capito male io? Ho posto male la domanda?) e vengono mandati alla cieca verso le corde vocali manifestando invece che un concetto logico, una espressione gutturale spiazzando l’interlocutore e inducendolo a sospettare di non parlare lo stesso idioma.