Principio esistenziale siculo secondo il quale, in un insieme sistemico di creature trinacriote, gli individui perturbatori del quieto vivere altrui (i tinti), attecchiscono meglio degli altri anche a territori aridi e incolti (essendo anche loro aridi e incolti) rendendo inutile qualsiasi azione di estirpazione (perché se provi a “cafuddarli”, loro “ti nni rannu chiù assai”). Per la loro capacità di resistere alle avversità (costituendo loro stessi un’avversità), riuscirebbero a sopravvivere anche ad una apocalisse nucleare insieme agli “scravagghi” (scarafaggi).