Sabato, 23 Giugno 2012 17:08

(ti) incocciai

trad. lett.: ti ho incontrato, nota disambigua: dicesi quando un individuo incontra accidentalmente altro individuo che in realtà non aveva alcuna volontà di essere palesato poiché sta compiendo azioni intenzionalmente occultate che non vorrebbe essere rese note. Naturalmente l’individuo che l’ha “incocciato” è il tipico esemplare umano che non si fa mai “una carrettata di cazzi suoi”. Dicesi anche quando due individui dopo incontro sessuale accidentale, accidentalmente procreano altra forma di vita che non era assolutamente concepita inizialmente nelle loro menti e appena resisi conto di codesto fatto esclamano “accidenti”. In questa accezione, codesto termine cambia letteralmente la vita.

Sabato, 23 Giugno 2012 17:08

Ti vunciu comu un beccu

trad. lett. “Ti gonfio come una zampogna”: Minaccia rivolta ad altro individuo che ci ha recato danno o anche semplicemente fastidio magari apostrofandolo con l’epiteto “coinnuuuuuutoooo” (i siciliani sono un pò suscettibili riguardo a tale insulto), e che comporta come conseguenza l’azione di percuoterlo con tale violenza fino a cambiare i suoi connotati facciali, costringendolo quindi a sostituire la sua foto profilo su facebook con un tipico strumento musicale dotato di sacca fatta di pelle di capra bitorzoluta la quale si gonfia immettendoci aria dentro, oggetto da cui da questo momento l’individuo in questione rassomiglierà. Al nucleo terrestre questo post non piace poiché lui assomiglia già ad una zampogna e sa che il suo peso specifico a causa di questa espressione lo dileggerà a vita.

Sabato, 23 Giugno 2012 16:53

Scuocca ri camurria

Dicesi ad individuo così urticante da avere la capacità di impremere alle parti intime altrui un movimento dinamico aerospaziale, tipo "le palle rotanti di Goldrake", a causa del quale esse girano vorticosamente sino ad annodarsi a forma di fiocco e pendere verso il suolo.

Sabato, 23 Giugno 2012 16:53

Pari un quatro antico

A individuo generalmente di sesso femminile il quale, nonostante il suo anno di nascita si avvicini al XX secolo, si addobba esteriormente come se provenisse dal XIX secolo. Collari elisabettiani, vesti di orli e pizzi dai colori improponibili (color ocra pergamena egiziana o grigio topo), scarpe di nonna papera, sono gli accessori con cui si suole adornare. Spesso il trucco viene spalmato sul viso tipo ducotone così da dare la sensazione di avere avanti una statua di cera e i capelli sono così voluminosamente cotonati da formare lateralmente alettoni pronti a farla decollare. La sua rigida andatura che viene spacciata per altezzosa e austera in realtà è metaforicamente dovuta ad oggetto casalingo oblungo solitamente usato per togliere la polvere dai pavimenti che attraversa verticalmente il suo organismo partendo dalla sua parte inferiore. Costei suole frequentare eventi mondani sfoggiando orgogliosamente il suo discutibile gusto estetico.

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