Giovedì, 10 Gennaio 2013 19:53

L'Arrustuta

Cerimonia religiosa sicula i cui patroni sono rappresentati dalla triade: Sasizza, Cainne i crastu e i Stigghiuola. Essi vengono lodati e osannati sopra una fonte calda e luminosa detta: U Luciu. Al termine della celebrazione, vengono offerti come oboli i cacuoccioli che devono essere obbligatoriamente ingeriti dagli astanti anche al costo di sacrificare un organo interno per farli entrare dentro i loro stomaci.

Tale liturgia viene perpetrata nelle campagne e nei villini siculi nei seguenti giorni: 25 aprile, 1 maggio, pasquetta, ferragosto ed in tutte le giornate non feriali in cui “u sulu spacca i petri”. A volte, i più fedeli e praticanti svolgono il rito dell'arrustuta anche in caso di maltempo, scegliendo come location il proprio terrazzino o il balcone di casa provocando sommo gaudio e tripudio alla vicina di casa che ha appena fatto la stinnuta.