Martedì, 15 Gennaio 2013 00:00

W la RAI

Carissimi siculi,
come ogni buon abitante della nostra cara vecchia Trinacria, c'è solo una cosa che detesto più di alzarmi prima delle dieci di mattina o di avere l'intossico il giorno di Pasquetta...... fare la fila alla posta.
Ad ogni modo, stavo facendo bel bella la fila allo sportello del borgo vecchio dove lavora il mio amico Pippo Licari, apprestandomi a fare una raccomandata per disdire l'abbonamento RAI (ebbene si, la TV à iccài dù finestruni, cchì cc'è cuosa??) quando...chi ti incontro? Ma la vecchina del 101 !! ve la ricordate?
Io avevo il pizzino numero 450, mentre lei, che aveva soggiornato tutta la notte sullo scalone davanti alla porta dell'ufficio postale, aveva il pizzino numero 4.
Mi fici fari mala fiùra davanti a tutti dicendo che ero sua sorella à nica ( la vecchina si sente sempre notoriamente giovanile ) e mi fece passare avanti insieme a lei.
All'improvviso, mentre ricordavamo allegramente insieme a tutti gli abitanti della fila 41 bis (sportello raccomandate e assicurate) i bei tempi in cui con mille lire del vecchio conio ci venivano venti uova e che non esistono più le mezze stagioni…............. si spalancano le porte dell'ufficio postale, ed entra un rapinatore con ù fierru in mano!!!
Miii, e chi ci fu, chi si nascondeva sotto le seggie, chi fischiettava , chi si agghiuttìva l' I phone 5 appena accattato pur di non consegnarlo al fituso rapinatore
Insomma, come fu come non fu, il rapinatore si pigghia tutti i piccioli dagli sportelli e scappa.
Succede il cataclisma: arriva la polizia, la guardia di finanza, i RIS di Parma, il capitano Ultimo e il commissario Rex con al collo una fiaschetta di luminol.
La vecchina, che non è affruntusa per niente, per nulla sconvolta da tutto questo po' pò di forze dell'ordine , si avvicina allo sportello, ci fà segno all'impiegato e gli chiede sottovoce:

ma cchi ffà, si ci arristaru piccioli, m'à duna à pensione? (Cet )

Letto 2361 volte Ultima modifica il Domenica, 27 Gennaio 2013 17:21
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